20 anni

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Ecco che suona la sveglia! O meglio, il telefonino….
Francesca (vent’anni)  prende il telefono mi fa vedere l’ora: “mamma sono le 7.30 (legge il numero che viene visualizzato)…..quindi sono le sette e mezzo!”

…………e io sono felice!
Stamattina finalmente non sono uscita alle sette come al solito, ma ho fatto con più calma e sono riuscita a vedere Francy. Sono salita incamera sua e alle 7.20 l’ho svegliata. Lei fingendo di brontolare, ma ridacchiando sotto i baffi, ha guardato il cellulare dicendomi: “ma mamma è presto, sono le 7.20!”.  Allora mi infilo anch’io nel suo letto e ci facciamo i dispetti col solletico!!!!!
Ed ecco che dieci minuti dopo suona la sveglia. “Adesso è ora di alzarsi!” mi dice.
Francesca 10 giorni fa ha iniziato a lavorare: un tirocinio presso una scuola dell’infanzia del suo paese. Inizia alle 8.30 e termina alle 13.00. Il suo contributo nella scuola consiste nel seguire il laboratorio di pittura (ha concluso il liceo artistico lo scorso luglio!) dei piccolini di tre anni e nell’aiuto nella classe degli arancioni durante il pranzo. Inoltre ha il compito di verificare le presenze dei bimbi in tutte le aule per sapere quanti pasti saranno necessari e annotare quanti sono i bambini che dovranno mangiare “in bianco”.
Ho scritto già più di 200 caratteri (me lo dice direttamente il computer) e – potreste dirmi – non ho detto nulla di  SPECIALE: una ragazza di vent’anni che uscita dalle superiori inizia un tirocinio lavorativo e punta la sveglia per alzarsi la mattina per andare a lavorare!

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Ma allora perché sono così felice? Bhe di questi tempi trovare un lavoro anche solo per sperimentarsi attraverso un tirocinio, che permetta di imparare davvero e di entrare nel mondo degli adulti, non è facile per nessuno. E quando si tratta di una giovane donna con un cromosoma in più sembra addirittura impossibile.
Francesca ha la sindrome di Down.
Ma non sono felice solo per questo. Una delle sue grandi fatiche è la scansione del tempo. Stamattina mi ha dimostrato che sta imparando a gestire lo scorrere delle ore: le 7.20 … è presto, le 7.30 è ora di alzarsi, le 7.30 sono le sette e mezzo. Tutti concetti che noi diamo per scontato ma che per lei sono state una conquista.

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E questo mi conferma che imparare è sempre possibile. e imparare a fronte di un bisogno è uno stimolo in più: devo alzarmi alle 7.30 e devo uscire di casa alle 8.10 per arrivare in tempo al lavoro. E, ancora, con l’aiuto della tecnologia a volte diventa più semplice del previsto. La sveglia del cellulare (che non si scorda mai di portare con se!) avvisa Francesca alle 7.30 che è l’ora di alzarsi e alle 8.00 suona di nuovo per ricordarle che tra poco deve uscire e quindi deve essere pronta!!!!!

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La studentessa del liceo artistico è diventata la giovane donna che il 22 settembre scorso, il giorno del suo ventesimo compleanno, ha iniziato la sua “carriera” nel mondo del lavoro. Sta diventando adulta, per come e per quanto, le sarà possibile: una adulta semplice, ma riconosciuta come tale e non come eterna bambina!!!!

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(liberamente da: Montobbio – Il viaggio del signor Down nel mondo dei grandi)

Buona serata a tutti!