Pandemia, vita e morte

Il momento di scrivere è arrivato. Ci penso da un po. Ho tanti pensieri che mi passano per la testa in questi giorni. Ma è da un po che non scrivo. E io scrivo solo se sono spinta dalla mia emotività. Comincio a conoscere come funziono….ci sono voluti anni e anni per conoscermi davvero dento, un po ci sono riuscita. Solo un pochino ma qualcosa di me ora conosco.

Figuriamoci se, con la fatica che facciamo a conoscere noi stessi, se siamo in grado davvero di conoscere gli altri a tal punto da poterli giudicare. Non ce lo possiamo permettere. Non sapremo mai con certezza cosa succede dentro l’anima di un’altro diverso da noi, per davvero.

Stiamo attraversando uno dei momenti più difficili della nostra vita. Si, perche non coinvolge solo noi stessi, ma l’intera umanità. Ho fatto fatica a prenderne atto. Non perche non fosse chiara la situazione fin dal principio, ma perchè non VOLEVO farlo. Perchè aver capito davvero cosa sta succedendo è difficile, è faticoso. E tutti noi abbiamo la tendenza a fuggire dal pericolo prima di prenderne atto consapevolmente. A volte scappare ci sembra la strada più facile. A lungo termine non lo è mai. ma nell’immediato ti sembra che possa aiutarti nascondere la testa sotto la sabbia.

Poi ascolti la TV, leggi di tutto sui social, ascolti le notizie alla radio, cammini per le strade vuote, fai la fila ai supermercati per comprare il pane, e cominci a renderti conto che sta succedendo qualcosa di strano, di insolito, di fantastico e spaventoso. Non c’è mai una sola lettura unidirezionale su un evento, ma si tratta di leggere al meglio tra le righe e non solo.

#IO RESTO A CASA

Parto da qui. Questo è l’invito che mi sta facendo fare più fatica. Non ho ancora chiesto il cane in prestito ai miei vicini, ma ho provato a mettere il guinzaglio al mio gatto che non ha gradito. Ora ci sto provando. Mi tengo la spesa da fare e mantengo le distanze di sicurezza. Ho la fortuna di poter continuare a lavorare, da casa, ma sto lavorando. E ogni tanto vado sul terrazzino per prendere aria. Ma è l’unico modo che abbiamo per tutelarci e tutelare chi ci sta intorno. Non vedo l’ora di poter salutare di nuovo con calore tutti quelli che incontro ma ci vorrà del tempo. E lo farò e lo faremo in modo diverso.

Che lo vogliamo o no ne usciremo cambiati. Dobbiamo cambiare sguardo sulla nostra vita e sulla nostra esistenza. Nascere è complicato, sempre. Ma nasciamo tante volte nella nostra esistenza. Non si nasce solo passando da quel meraviglioso mondo che è l’utero materno alla vita qui sulla terra, magari con fatica e a volte difficoltà; e a volte addirittura senza farcela ad adattarsi al clima fuori qualcuno se ne va senza poter far nulla. Ma se non ci proviamo nemmeno, ogni volta che dobbiamo nascere, moriamo.

#ANDRA’ TUTTO BENE

Dobbiamo crederci, condividerlo, urlarlo a tutti. Abbiamo bisogno di forza e coraggio. Dobbiamo dare forza e coraggio e far sentire la nostra vicinanza a chi combatte in prima linea. Solo pensieri positivi verso chi ce la sta mettendo tutta. E allora cantiamo sui balconi, suoniamo musica e risate. Non è mancanza di rispetto per chi non ce l’ha fatta. E la fatica di vivere di chi è ancora qui.

la Speranza, questa ci deve accompagnare, sempre. La Speranza “è la fiduciosa attesa di un bene che quanto più desiderato tanto più colora l’aspettativa di timore o paura per la sua mancata realizzazione”. #ANDRA’ TUTTO BENE è questa cosa qui. Ma a qualcuno non è andato tutto bene. Vero. Ma la morte fa parte della vita. Non muori se non sei vivo.

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